La ricerca al disste
Il DiSSTE sviluppa un'analisi dell’impatto di attività, eventi e scelte individuali, collettive e politiche, sul benessere delle persone in quanto parti di un ambiente fisico-sociale, e dello studio delle possibili strategie di prevenzione e riduzione del danno.
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Per analisi di intende un esame quali-quantitativo del fenomeno condotto con gli strumenti metodologicamente più adatti alle diverse discipline di studio.
Le attività considerate sono quelle di tipo economico-industriale (produzione di beni e servizi) connesse ai bisogni primari (alimentazione, abitazione, salute) e a quelli sociali e culturali individuali e collettivi dei quali è valutabile un impatto, in termini ambientali ed economici, sulle risorse del pianeta e degli ecosistemi.
Gli eventi includono fenomeni meteorologici, l’inquinamento ambientale, eventi legati alla degradazione ambientale, al dissesto idrogeologico, alla perdita di biodiversità, incendi. Sono eventi anche fenomeni socio-economici e culturali, quali le crisi economiche, politiche, i fenomeni migratori e le campagne di disinformazione massiccia.
Le scelte individuali riguardano comportamenti e stili di vita presenti, passati e futuri, che abbiano effetto diretto o indiretto sull’ambiente fisico e/o sociale e sulle risorse ed opportunità per le future generazioni.
Le scelte collettive e politiche sono l’espressione pubblica e collettiva delle scelte individuali, quale può emergere da gruppi più o meno informali (dal volontariato ai gruppi di interesse e di cittadinanza attiva al terzo settore) o attraverso strumenti rappresentativi della sfera politica (amministratori pubblici ai vari livelli), normativi (authorities a livello nazionale e europeo) e di interesse economico (associazioni di categoria).
Il benessere è la condizione/capacità dell’individuo di sentirsi a proprio agio nell’ambiente in cui si trova, adattandosi al mutamento del contesto socio-ambientale con un approccio consapevole e inclusivo e un atteggiamento resiliente e al contempo proattivo.
La persona è considerata in tutte le fasi di vita, come membro di una collettività e portatrice di bisogni psico-fisici, economici e culturali, ma anche di responsabilità delle proprie azioni.
Le strategie di prevenzione e riduzione abbracciano tutte le modalità di intervento che possono essere messe in opera attraverso la ricerca scientifica di base e applicata, l’attuazione di scelte tecniche e produttive, manageriali e politiche, l’adozione di strumenti normativi e il coinvolgimento della collettività.
La ricerca al DISSTE in tre parole: impatto, multidisciplinarietà e condivisione
Impatto sociale: la ricerca sviluppata dal DISSTE mira a esercitare un'influenza significativa sulla società, producendo conoscenza utile per chi deve costruire strategie e politiche che promuovano la sostenibilità.
Multidisciplinarietà: il DISSTE nasce con una natura multidisciplinare, in accordo con il piano strategico di Ateneo. Studiosi di ambiti diversi, riconosciuti a livello nazionale e internazionale come esperti della propria disciplina, si impegnano a perseguire quei progetti multidisciplinari che ormai gli enti di ricerca e la società riconoscono come necessari per affrontare i problemi della sostenibilità.
Condivisione: in coerenza con i punti precedenti, l’organizzazione della ricerca deve essere basata sulla condivisione, non solo dei saperi ma anche di spazi che assicurare l’incontro tra ricercatori, studenti e stakeholders.
Declinazioni
Il tema dell’analisi dell’impatto è sviluppato in modo multidisciplinare e plurale attraverso declinazioni della ricerca che ne affrontano aspetti diversi.
Qualche esempio, con una significativa indicazione degli obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile che sono coinvolti:
La storia e le crisi (SDG 3, 6, 15). Quale impatto hanno avuto le grandi crisi che l’umanità ha vissuto, da quelle economiche, a quelle epidemiche, e cosa possiamo imparare e utilizzare per la gestione delle crisi di oggi.
Studio dell'impatto dei processi di transizione sulle istituzioni pubbliche, con riferimento alla semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti, alla riduzione dei fenomeni corruttivi e alla rapidità ed efficienza degli ordinamenti di giustizia (SDG 16,17).
Cambiamento climatico e salute (SDG 3, 13). Che impatto hanno eventi estremi dovuti al cambiamento climatico sulla salute della popolazione, in particolare sulle persone più vulnerabili; Quali possono essere misure efficaci di mitigazione e riduzione del rischio? Quali saranno le probabili conseguenze di queste misure sul benessere economico e sociale delle popolazioni più a rischio?
Alimentazione, ecologia e biodiversità (SDG 2, 3, 12, 13). Qual è l’impatto di scelte alimentari salutari sull’ambiente, e la biodiversità? Quale influenza possono avere politiche di biodiversità sulla disponibilità di alimenti sani e su altri aspetti come il paesaggio e i fattori che determinano il cambiamento climatico?
Politiche energetiche e ambientali, salute e città sostenibili (SDG 3, 7, 11, 13). Quali tecnologie, materiali e decisioni di politica energetica e ambientale garantiscono il migliore impatto sull’ambiente, sulla sostenibilità, sull’economia, sulla società e sulla salute? Quali effetti possono avere sulla vivibilità degli ambienti? Quali sono gli strumenti giuridici più adeguati a perseguire le scelte politiche? Come favorire il consenso della popolazione?
Salute e politiche di mobilità (SDG 3, 11,12,15,17). Quale impatto le possibili politiche di mobilità mirate alla sostenibilità possono avere sull’industria del trasporto, tenendo conto delle ricadute economiche, sociali e di qualità della vita?
Economia circolare, prevenzione e minimizzazione dei rifiuti e materie prime seconde (SDG 3, 6, 7, 9, 12). Quali nuove strategie per mitigare la produzione di rifiuti e quali nuovi materiali, processi e tecnologie potrebbero avere maggiore impatto sulle problematiche legate al contesto dei rifiuti civili e industriali e dei sottoprodotti attualmente di scarso impiego per ridurre le quantità prodotte, recuperare materie prime seconde, mitigare o eliminare gli effetti dannosi sull’ambiente e gli ecosistemi, promuovere i processi green basati su materie prime rinnovabili?. Quali sono le problematiche più rilevanti, quali innovazioni si possono sviluppare nei processi e nei prodotti, quali strumenti economici, giuridici e scientifici potrebbero avere maggiore impatto per il consolidamento industriale di questi processi, quali scelte politiche e sociali?
Materiali, processi e strategie per la green economy (SDG 7, 9, 12,13). Quali processi di produzione di energia, di beni e servizi possono portare alla minimizzazione dell’impatto ambientale e aumentare l’efficienza? Quali conoscenze scientifiche vanno sviluppate per questo settore, quali processi, tecnologie e materiali possono guidare la svolta green, quali modelli economici e sociali, come valorizzare la forza lavoro, perseguire l’integrazione uomo-macchina?
Logistica e trasporti (SDG 9, 11). Modelli matematici e algoritmi per minimizzare i costi operativi e l'impatto ambientale legati alla logistica e ai trasporti.